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Ciano, Gian Galeazzo

Geboortedatum:
18 maart 1903 (Livorno, Italië)
Overlijdensdatum:
11 januari 1944 (Verona, Italië)
Nationaliteit:
Italiaanse

Biografie

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Toegekend op:
7 juni 1937
Rad Bileho lva I Class
Toegekend op:
13 november 1937
Ordine di Pio IX - Cavaliere di Gran Croce
Toegekend op:
18 juli 1938
Orden de Isabel la Católica - Caballeros Gran Cruz
Toegekend op:
18 juli 1938
Toegekend op:
9 juli 1938
Orden Imperial del Yugo y las Flechas Grand Collar
Toegekend op:
1938
Order Orla Bialego
Periode:
Tweede Wereldoorlog (1939-1945)
Toegekend op:
22 december 1939
Ordine dello Speron d'Oro
Periode:
Tweede Wereldoorlog (1939-1945)
Toegekend op:
1939
Ordine Supremo della Santissima Annunziata
Periode:
Tweede Wereldoorlog (1939-1945)
Toegekend op:
1939
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - Cavaliere di gran croce
«Capitano pilota di complemento, volontario di guerra, comandante di squadriglia da bombardamento “Disperata” sul fronte dell'Eritrea, guidava il proprio reparto, con perizia ed ardimento in ogni volo di esplorazione lontana e di offesa. Nell'attacco aereo dell'Amba Birguntan, affidato alla sua sola squadriglia, spazzava a bassa quota l'importante centro carovaniero del Bassopiano occidentale dal quale il nemico si ritirava lasciando sul terreno 180 uomini e vari capi. Rientrava dall'azione con un montante forato da colpo nemico. Nel bombardamento degli accampamenti di Bet Mairà presso Amba Alagi eseguendo da bassa quota insieme ad altro apparecchio della squadriglia, riusciva a far saltare un deposito di munizioni ed a infliggere al nemico la perdita, segnalata da parte avversaria, di 68 uomini. Alla testa della propria squadriglia partecipava all'attacco aereo del Maj Mescic, presso Amba Alagi, contro un'orda di ventimila abissini. Investito da più raffiche di mitragliatrici e di fucileria che colpivano in 36 punti l'apparecchio, aveva infine il serbatoio di olio del motore di sinistra squarciato da un proietto esplosivo di cannoncino contraereo. Ciò nonostante permaneva sulla zona di attacco fino a quando la perdita dell'olio lo costringeva a prendere terra sul campo di fortuna di Macallè. Profondamente conscio dei propri doveri di comandante, era sempre e dovunque fulgido esempio per i propri gregari. Cielo dell'Amba Birguntan, di Amba Alagi, e di Macallè, 18 novembre 1935.»

Medaglia d'argento al Valore Militare
«Ufficiale pilota capo equipaggio di apparecchio da Bombardamento, dirigeva un volo di ricognizione su Addis Abeba, allo scopo di osservare le condizioni di quel campo di atterraggio. Dopo aver tracciato quattro rette a volo rasente sul munito campo, nonostante la viva reazione antiaerea, portava il velivolo a saggiare con le ruote il terreno. Colpito in più parti vitali da fuoco di fucileria e di mitragliatrici pesanti, l'apparecchio si tratteneva per oltre mezz'ora sulla capitale nemica, finché in una puntata eseguita sul centro della città, aveva fra l'altro un motore avariato e due serbatoi di benzina squarciati da proietti dirompenti. Durante il volo di ritorno reso difficilissimo dall'emanazioni venefiche dei gas di miscela che colpivano alcuni membri dell'equipaggio, dalla deficienza del carburante e dalle avverse condizioni atmosferiche, superava i molti ostacoli che rendevano singolarmente precario il rientro alla base, dando prova di alta capacità professionale e di sereno sprezzo del pericolo. Cielo di Addis Abeba, 30 aprile 1936.»
Medaglia d'argento al Valore Militare
Periode:
Tweede Wereldoorlog (1939-1945)
«Ufficiale superiore di elevate virtù militari, al comando di un gruppo da bombardamento partecipava a numerose azioni di guerra sui vari fronti, riconfermando magnifiche qualità di combattente e praclari doti di comandante sempre pronto a prodigarsi nelle missioni dove più gravi fossero il rischio e la difficoltà. Alla testa dei suoi equipaggi, portava per primo l'ala italiana su una lontana e munitissima base della Grecia, che riusciva a colpire efficacemente, superando con grande audacia violentissima reazione aerea e contraerea. Fulgido esempio di tenace, sereno ardimento e sprezzo del pericolo. Cielo della Corsica, di Salonicco e del fronte greco-albanese, giugno 1940-aprile 1941.»
Medaglia d'argento al Valore Militare

Bronnen